L’anno di Guasti

D’accordo, avevo appena finito di scrivere che le “liste riassuntive” di fine anno sono poco originali se non addirittura inutili, troppo focalizzate su eventi catastrofici e talvolta perfino malinconiche. Provo allora a proporre come variante un giochino che ho imparato negli anni dell’adolescenza (via quel sorrisino malizioso, sto parlando di tutt’altro), quando per Capodanno, circa un paio di decenni fa, organizzavo con gli amici festicciole casalinghe in appartamenti scrupolosamente svuotati di qualsiasi oggetto di valore, da adibire a improvvisate (e improbabili) piste da ballo. Sulle pareti spesso campeggiavano due cartelloni da riempire di ora in ora, con pennarelli Uni Posca o altri oggetti del genere probabilmente estinti, uno recante la liberatoria scritta “cosa lasci all’anno passato” (un amore non corrisposto, il motorino incidentato, i chili faticosamente persi con la dieta), l’altro, al contrario, il titolo ben più speranzoso “cosa ti aspetti dall’anno nuovo” (un nuovo amore più fortunato, riuscire a prendere la patente, non ingrassare mai più). Ecco, credo che da allora, mentalmente, quando l’anno giunge agli sgoccioli, ripasso tutto ciò che nei 365 giorni precedenti preferisco lasciarmi alle spalle, incominciando invece a chiedere all’anno in arrivo di farsi carico dei miei (numerosi) sogni ancora irrealizzati. Tutto questo preambolo per dire in breve che anche io ho una mia lista di “avvenimenti 2012″ da pubblicare, ma, non potevo mica scriverlo così, senza dilungarmi prima in chiacchiere vane che intanto mi riempiono lo spazio di un post.

Lista Guasti 2012

  • 13 Gennaio: Naufragio della Concordia, all’isola del Giglio, a due passi dal mio paese natìo di 6000 anime (Porto S. Stefano, per chi non lo sapesse), che per una settimana compare quotidianamente su qualsiasi tg, dalla CNN a Studio Aperto. Surreale.
  • 11 Febbraio: Whitney Houston, l’inteprete del mio primo disco acquistato a 12 anni e di tante canzoni che hanno fatto da colonna sonora della mia vita, muore tragicamente. E io non l’ho neanche mai vista in concerto. Porca vacca.
  • 14 Febbraio: Vabbè è S. Valentino. Chissenefrega. Però su Vogue.it compare il mio primo articolo, a cui ne seguono degli altri, per qualche mese. Mi spiego? Ho scritto sul sito di Vogue. IO. Ci credete? Io ancora no.
  • 21 Marzo: E’ ufficialmente primavera. Che per un meteoropatico come me equivale all’inizio di una lenta rinascita, dopo un inverno di lagne, pioggia e poco altro. Insomma, mi ripiglio, finalmente.
  • 16 Giugno: Il dispiacere dell’11 Febbraio viene parzialmente placato dall’assistere al mio primo concerto di Madonna. Invecchiata, sgambetta sempre meno ma dà grande spettacolo. L’aspettavo da 25 anni (pur avendone notoriamente io 29).
  • 15 – 25 Luglio: Le mie ferie estive, nel paese natìo di cui sopra, al mare, senza il quale non potrei vivere o sopravvivere ai lunghi inverni cittadini. Da fare più spesso (magari)
  • 27 Luglio – 12 Agosto: Le Olimpiadi di Londra. Che riescono a trasformare un antisportivo come me nell’esperto più ferrato di qualsiasi disciplina, inclusi tiro al piattello e taekwondo. Da fare ogni 4 anni.
  • 21 Settembre: E’ ufficialmente autunno. Sgrunt.
  • 24 Ottobre: Berlusconi dichiara che non si ricandiderà. Nessuno gli crede, neanche lui stesso c’ha mai creduto. Infatti poi smentisce. Però in tanti c’abbiamo sperato, per qualche minuto.
  • 27 Novembre: Ho una memoria di ferro, per date, numeri di telefono e ricorrenze in genere. Ma quest’anno dimentico il compleanno della mia amica Chiara. Che me lo rinfaccerà in eterno. Un disastro.
  • 19 Dicembre: Fra tentativi, progetti campati in aria e ripensamenti, finalmente assecondo la mia vocazione di pagliaccio on-line e apro un blog. Questo. Soltanto l’avverarsi della profezia Maya adesso può porre fine alle mie ambizioni.
  • 22 Dicembre: i Maya hanno torto, il mondo (purtroppo?) continua e con esso il mio blog. Che mi risucchia milioni di energie ma volete mettere la libertà di avere uno spazio tutto mio in cui scrivere ciò che mi pare? Ad esempio, se adesso volessi concludere questo post strampalato facendovi gli auguri per l’anno nuovo posso farlo, punto e basta. Quindi AUGURI! Ci ritroviamo nel 2013! E festeggiate!