A volte ritornano

I Think You Might Like It – YouTube.

A me le “operazioni nostalgia” mettono sempre una gran tristezza. Per “operazioni nostalgia” intendo quell’incomprensibile smania che spinge alcuni volti dello spettacolo, perfino quelli con una rispettabile carriera alle spalle –  oltre a chi, invece, campa da decenni su quei tre, quattro successi – a ritornare coraggiosamente sulle scene dopo lunghi silenzi. Soprattutto se la loro fama è dovuta, come spesso avviene, più che a doti artistiche, anche al ruolo di sex – symbol che hanno rivestito nel loro momento di massimo splendore. Mi domando: se a 20/30 anni sei stato l’irraggiungibile sogno erotico per generazioni di adolescenti deliranti, chi te lo fa fare di ripresentarti a un’età in cui dovresti dedicarti al giardinaggio o al golf a rinverdire i tuoi fasti con un aspetto che, diciamocelo francamente, ha visto stagioni migliori? Hai forse perso ai cavalli? Gli esempi si contano a decine: dal doppio mento dell’ormai 54enne Simon Le Bon alle visibili maniglie dell’amore dell’ex Take That Gary Barlow, e adesso, ciliegina sulla torta, la reunion, dopo ben 35 anni, di John Travolta e Olivia Newton-John. I quali, non soddisfatti l’uno di un curriculum d’attore navigato con diversi successi all’attivo, di un jet privato e di una discutibile militanza con Scientology, l’altra di una vita da splendida signora over 60, che rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo la Sandy inguainata di pelle nera nella scena finale di Grease, tornano a incidere insieme un album per beneficenza, This Christmas, per di più di canzoni natalizie (altra operazione delicatissima, riuscita in passato solo a Mariah Carey con mini-gonnellino rosso, che infatti con All I want for Christmas is you ci tormenta ormai da quasi 20 anni, senza che si trovi qualcun altro degno di sostituirla come colonna sonora delle nostre feste). Iniziativa che di per sè può essere anche lodevole, e perchè no, interessante o divertente. Se non fosse che i due signori in questione, per il video del primo singolo estratto dall’album I think you might like it (che ho pubblicato qui sopra, così è più chiaro ciò di cui sto parlando) hanno citato, o meglio, rifatto il verso – evviva l’originalità – proprio alle scene girate insieme anni or sono in Grease. La stampa internazionale, senza troppi complimenti (e a ragione) li ha letteralmente fatti a pezzi. Permettetemi quindi di aggiungere solo il mio personalissimo commento: aridatece Danny Zuko.

Che dire?

Mi pare abbastanza ruffiano, poco professionale e forse non del tutto ortodosso ricominciare con dei ringraziamenti ufficiali…perciò lo farò: GRAZIE DI CUORE, a tutti, davvero, siamo partiti col botto, al di là di ogni più ottimistica previsione! Adesso però occorre lo sforzo maggiore, quello per continuare a seguirmi, dopo la curiosità iniziale. Lo so, immagino dipenda in gran parte da me e da quello che pubblicherò. Però se dopo tante carinerie inattese ricevute al debutto v’azzardate a sparire, sappiate che vi ribecco in qualche modo, prima o poi (tanto vi conosco uno ad uno).