Il terrore dell’inizio

Un altro blog. Ce n’era proprio bisogno? Ovviamente no, sarebbe la risposta più giusta per la maggioranza degli utenti del web. Per tutti, in sostanza, o quasi. Perché invece c’è chi necessita della libertà di questo spazio: me stesso. E’ una premessa esplicitamente egoistica, me ne rendo conto. Però va sottolineata, sin dal principio. Perché questo blog vede la luce solo grazie alla personalissima esigenza di dare finalmente corpo a tutti quei pensieri che il mio corpo (o meglio, la mia testa) riesce a malapena a contenere. E che neppure la mia pagina Facebook – strettamente riservata agli amici intimi – probabilmente sopporta più (di Twitter poi non parliamo, 140 caratteri io li esaurisco in 7 secondi netti). Insomma, qui troverete soltanto le più dirette considerazioni del sottoscritto, spesso ironiche o brutalmente sincere, spero comunque sempre interessanti, su tutto ciò che ruota intorno alle mia vita con le sue grandi passioni (in primis, la moda), che di volta in volta riterrò sia il caso di postare. Ed è proprio qui che entrate in scena voi: voi che mi auguro vogliate condividere, commentare, perfino criticare o disprezzare (andateci piano, mi altero facilmente…scherzo…non troppo) quanto scriverò e pubblicherò. Non so dove mi condurrà questo esperimento, né quanto durerà. Magari tra un mese la mia proverbiale pigrizia avrà preso il sopravvento e mi sarò già annoiato di questo attrezzo. O forse rimarrò talmente offeso dalla penuria di commenti e di visitatori che, amareggiato, tornerò a riempire pagine di diari da lasciare ai nipoti (e che neanche loro leggeranno). Però adesso sono qui, ansioso di cominciare. Cercando di evitare di concludere questo primo post con la banalità di una frase del tipo “e chi mi ama, mi segua”. Semmai il contrario: seguitemi, e forse, col tempo, mi amerete.