Gentilezza a casaccio

▶ “Unsung Hero” (Official HD) : TVC Thai Life Insurance 2014 : โฆษณาไทยประกันชีวิต 2557 – YouTube.

Se la cattiveria avesse un regno, questo sarebbe senza dubbio il sovraffollato e crudele impero di internet. E’ in rete infatti che, a dispetto di una educazione basilare (più o meno) ricevuta da tutti e del necessario rispetto per le principali norme di una civile convivenza, materiale in teoria da maneggiare quotidianamente, ci trasformiamo al contrario in esseri sgarbati, rozzi, dediti a una violenza e ad un’aggressività verbale a cui di rado ricorriamo invece nella vita reale. Trincerati dietro i nostri pc, armati solo di sarcasmo e tastiera, sicuri soprattutto che una discussione o un diverbio online non possano (almeno sul momento) degenerare in uno scontro fisico, in cui forse avremmo la peggio, ci lanciamo in commenti perfidi, affermazioni offensive e inopportune, frasi ciniche e di dubbio gusto, come se il loro concretizzarsi solo su uno schermo potesse in qualche modo attutirne la gravità dei contenuti. L’esempio più calzante sono ovviamente i social network: sempre più stressati, frustrati, inaspriti da un tran tran che non offre le medesime e quasi catartiche occasioni di sfogo, ecco che riempiamo i nostri spazi sul web di tutto ciò che vorremmo dire ma che forse, non saremmo mai davvero in grado di pronunciare in pubblico, in fondo anche perché unicamente la rete riesce darci l’illusione di possedere un nostro, fedele e ammirato, pubblico da deliziare, per quanto solo virtuale. Scommetto che anche voi infatti vi ritroverete spesso con la home di Facebook letteralmente sommersa dai post di quell’amico/a che non fa che lagnarsi di continuo e soprattutto minacciare botte a chicchessia, quando poi, nella vita di tutti i giorni, è la persona più mansueta o innocua che conosciate, incapace perfino di una qualsiasi risposta maleducata. Oppure vi sarà successo, come a me, di seguire questa o quella “twistar” perché in grado di condensare delle originali perle di perfidia in soli 140 caratteri, e poi sentirla intervistata in tv riuscire a balbettare solo delle banalissime e insulse risposte, con il sospetto crescente che il proprio account Twitter sia stato dato in affidamento a qualcun altro forse più in gamba. Fatto sta che la maggior parte degli interventi sul web si contraddistinguono, riscuotendo dovunque il proprio successo, per una maggiore scorrettezza di contenuti, per i toni fortemente polemici o battaglieri, per un piglio rabbioso che talvolta poi non possiede neppure la più pallida ombra di equivalenza nella vita reale. Succede anche che, paradossalmente, il curioso popolo di internet, lo stesso che si esprime nella maggior parte dei casi con un humour tagliente e feroce, si trasformi invece d’un tratto nella quintessenza della sensibilità, rivelando al contrario un cuore tenero, una dolcezza inimmaginabile e quasi stucchevole. Ecco dunque fioccare e moltiplicarsi gli appelli di stampo animalista (solo in questi giorni qualche migliaio quelli per la salvaguardia degli agnelli di Pasqua), le onnipresenti clip e immagini di cagnolini e gattini dal musetto simpatico che spingerebbero anche un eremita convinto alla compagnia di un animale domestico, e ancora accorati appelli alla solidarietà per bambini sofferenti (di cui si diffondono le storie personali sin nei dettagli), per reparti ospedalieri, associazioni umanitarie, in un guazzabuglio di foto, video e commenti in cui poter ogni volta trovare di sicuro parole del tipo “toccante”, “commovente” “ho pianto per settimane”. Di recente è stato lo spot Unsung Hero (video allegato), prodotto e realizzato dalla compagnia di assicurazioni thailandese Thai Life Insurance ad aver catalizzato l’attenzione dei navigatori sul web, superando le 10 milioni di visualizzazioni e diventando così piccolo caso internazionale, grazie a un messaggio diretto ed inequivocabile: si può essere generosi, altruisti, disponibili senza necessariamente aspettarsi qualcosa in cambio. La gentilezza fine a se stessa, senza la certezza di future lodi o ricompense, può essere ugualmente appagante. La condivisione in rete dello spot è stata, naturalmente, altissima. La sua messa in pratica, come prevedibile, al momento, molto, molto meno.

Stress da post

Ho un potente raffreddore. E poche idee. Più raffreddore che idee, diciamo. Ma devo aggiornare il blog. Altrimenti, cosa penseranno i miei dodici lettori? Oggi niente da commentare? Beh, a volte succede. Non si può mica sempre scovare l’argomento giusto. C’è per caso qualche news interessante oggi? Francamente non ho trovato nulla di così sfizioso. Ma sbucherà di sicuro. Se solo mi passasse questo raffreddore. Non ho neanche un’aspirina. Però ho una buona scorta di fazzolettini. Prendiamoci anche un caffè, vai. Lettura veloce dei principali siti di notizie. Uno sguardo anche alle più famose testate straniere. Ho un nuovo messaggio nella casella di posta. “Stasera degustazione olio nuovo ore 19.30″. Si, certo, con questo naso chiuso. Non lo apprezzerei nemmeno se mi immergessero direttamente nel frantoio. Peccato. Un altro caffè? Meglio aspettare. Continuiamo con le notizie. La Francia dice sì alle nozze gay. Londra dice sì alle nozze gay. Monti dice sì a Bersani. Che sia un primo passo verso le nozze gay anche qui in Italia? Però non posso scriverci un intero post. Forse la sfrutterò su Facebook. Dove, tra l’altro, ho un messaggio. “Dobbiamo ancora decidere da cosa mascherarci quest’anno”. Viste le mie condizioni di oggi, proporrei da cesso. Troppo impegnativo? Intanto il primo pacchetto di fazzolettini è andato. E non mi è ancora venuta in mente nessun’idea. Potrei continuare con il filone nozze, forse. Cerchiamo: “Gina Lollobrigida. Mi sono sposata a mia insaputa?”. Tesoro mio, se non la sai tu. Però ha ragione. Avesse indossato un abito nuziale, l’avrebbero avvistata da Plutone. Chiediamo a qualche alieno? Meglio cambiare tema. Adesso un altro caffè ci sta. Mi arriva un messaggio su Whatsapp. “Qui a Roma tempo bellissimo. Che fai?”. Che faccio? Qui piove. E non ho nulla da scrivere. “Pensavo di invidiarti, ma adesso non ne ho il tempo”. Davvero, di cosa posso parlare oggi? Ok, cerchiamo di stare tranquilli, qualche santo mi aiuterà. E se fosse San Valentino? Oddio, che banale. Poi, manca ancora una settimana. E non l’ho mai neppure tollerata come festa. Sanremo? Non che sia tanto più originale. In più è così sofisticato quest’anno. Non c’è Al Bano. Non c’è la Oxa. Non ci sono le bellone, la bionda e la mora. E di chi sparlo io? Secondo pacchetto di fazzolettini esaurito. Di già? Me ne è rimasto solo uno. Altro messaggio da Whatsapp. “Ma H&M di che nazione è?” “Svedese, mi pare”. Voglio intepretarlo come un segno del destino. Digito su Google H&M. Oggi la notizia della nuova campagna pubblicitaria. Un cortometraggio di Guy Ritchie con protagonista David Beckham. Guardo l’anteprima. Vedo solo una miriade di tatuaggi. E tante canottiere. Poco materiale, non mi riempirebbe mai un post. Intanto mi giunge un sms dai miei “Come stai oggi? E’ una giornata favolosa!”. Fatemi capire, in tutta Italia piove solo su casa mia?  ”Tutto ok, solo un po’ raffreddato. Sorvoliamo sul tempo!”. Per il terzo caffè è troppo presto. Però quello del meteo potrebbe essere uno spunto da seguire. Vediamo: “Il sole fa sbocciare l’amore. Le belle giornate facilitano le conquiste”. Ma dai? E hanno speso soldi per questo studio? Potevo dirvelo anch’io, per molto meno. Cerchiamone altri. “Guardare la tv riduce la fertilità” “Andare in bici diminuisce il piacere femminile”. Una ricerca che sia meno sesso-catastrofica? “Il web incide sul calo del desiderio”. Appunto. Direi che sia il caso di chiuderla qui. Ha smesso anche di piovere. E ho finito del tutto i fazzolettini. Già che ci sono, passo pure a comprare l’aspirina. E a prendermi un caffè. Strada facendo, mi verrà qualche idea.