E tu, di che Santo sei?

Diamo la colpa all’idecisione. Alla mia incapacità cioè, di fronte alla contemporaneità di due eventi di indubbio interesse collettivo, che possono ugualmente fornire un ottimo spunto per il mio eventuale sproloquio giornaliero, di scegliere quale sia il migliore. Perché poi, le somiglianze tra le due, chiamiamole celebrazioni, cioè Sanremo, il tanto chiacchierato, apparentemente odiato ma poi sempre seguitissimo festival della canzone italiana, e San Valentino, la festività dedicata a tutti gli innamorati (o solo a quelli felici e corrisposti?) accusata di una doppia faccia melensa e piuttosto commerciale, sono più di quante si pensi. E non solo per la scontata osservazione che in entrambi i casi c’è un santo di mezzo, salvo poi scoprire, grazie all’irresistibile intervento di questa edizione di Luciana Littizzetto, che nel nostro calendario non risulta alcun martire, diacono o beato di nome Remo (ma allora perché nel 1989 la gag del trio Solenghi Marchesini Lopez che lo impersonò fu accusata di blasfemia?). Diverso invece, il caso di San Valentino, vescovo romano realmente esistito, finito, suo malgrado, a protezione di tutte le coppie per un presunto miracolo neanche così portentoso, cioè la riconciliazione di due giovani amanti dopo un litigio. Ma ad accomunare i due avvenimenti è più di ogni altra cosa la grave accusa per entrambi di apparire tremendamente nazionalpopolari, di farvi declassare cioè in un attimo, nell’opinione comune, da persona quasi figa a esemplare forse irrecuperabile, considerando che il malcelato disgusto di chi ti si rivolge spesso esclamando “Come? Guardi Sanremo?” equivale proprio a quello di “Come? Festeggi San Valentino?”. Amici che allora non ne potete più di fingere disinteresse per il festival e poi vi chiudete in bagno con il tablet per guardare in streaming ogni cambio d’abito dopo l’intervallo pubblicitario, che non resistete alla tentazione di comprare dei fiori ma dichiarate con noncuranza che vi sono d’un tratto piovuti in mano dal balcone del vicino, oggi potete consolarvi. Perché la coincidenza odierna impone obbligatoriamente una scelta precisa: o l’uno, o l’altro. E se avete per caso dei dubbi a quale delle due celebrazioni dedicarvi con più trasporto, potete affrontare questo breve test per capire finalmente il vostro orientamento:

1) La parola “tubi” vi fa pensare: A) A quelli dei baci Perugina  B) Al gruppo Marta sui Tubi, sconosciuto al 75% degli italiani fino a due giorni fa  C) All’idraulico

2) Il vostro nomignolo nell’intimità è: A) Orsacchiotto/a, passerottino/a, pucci – pucci, etc B) Trottolino amoroso e dududadada C) Non ne avete, né nomignoli né intimità

3) Il vostro programma di stasera sarà: A) Cenetta romantica, a lume di candela, ad allontanare i venditori ambulanti di rose B) Simulare un raffreddore per evitare la cenetta romantica e godervi in tranquillità la canzone dell’ospite straniero C) Andare a vendere rose che potrebbe essere un affare

4) Se vi dico Sincerità, voi rispondete: A) Il segreto di una relazione stabile e duratura  B) La canzone di Arisa prima che si sentisse bella senza alcun motivo C) Questo post è davvero penoso

5) Elisabetta Canalis è famosa per: A) Essere l’ex di Bobo Vieri, l’ex di George Clooney e di un altro paio di tizi noti che adesso mi sfuggono B) Essere stata eclissata l’anno scorso dalla farfallina di Belen  C) Essere da 10 anni esatti appesa alla parete come Agosto nel calendario di Max.

Risultato

Maggioranza di A. Sei decisamente il tipo San Valentino. Ami i cuoricini, i pupazzetti, i cioccolatini con le frasi da quindicenne che conservi nel portafogli e che ricicli sotto la luna nei momenti romantici. Perciò oggi dedicati alla tua dolce metà, senza badare a spese, alla crisi e soprattutto a Sanremo. Tanto stasera c’è Al Bano.

Maggioranza di B. Sei senza alcun dubbio il tipo Sanremo. Ricordi tutti i conduttori, le vallette, i vincitori di ciascuna edizione e probabilmente, l’ultima sera raduni tutti i tuoi amici a casa, preparando i foglietti per i pronostici. Poi vince qualcun altro, e t’arrabbi. Ogni anno.

Maggioranza di C. Sei una persona concreta, pratica, per niente dedita a divagazioni che sfiorino il trash o il kitsch. Ma allora, come sei finito su questo blog?

20 pensieri su “E tu, di che Santo sei?

  1. MMMMM Io ho due C e due B… Neppure questo test è riuscito a schiarirmi le idee :/

  2. Come temevo: un’unanimità di A; i quindicenni con la barba bianca dovrebbero tirarsi ‘na revorverata! (detto, sentito a P. Ercole)

  3. 4 c e 1 b: stasera leggerò un buon libro…
    Come sempre è stato un piacere leggerti…
    Sei unico… ;-)
    Un bacione

    • Eppure avrei scommesso sul tuo romanticismo! Grazie, mi fai felice, ogni volta! Un bacione a te! :)

  4. Io so più il tipo da S. Faustino e te lo sai bene :P
    Stasera? Pigiama e a letto, voglio dormì almeno 9 ore! :)

    • Quindi hai ottenuto una maggioranza di C? perchè anche Sanremo t’ha sempre fatto abbastanza orrore…;)

  5. Ovviamente sai di già qual’è il mio profilo, visto che il risultato B non è altro ciò che si ripete da circa 20 anni a casa mia, ovvero da quando abbiamo scoperto di avere una nostra canzone (ovviamente del festival di…. tanti anni fa :-) ).
    Comunque devo precisare che la parola “tubo” non mi fa pensare a nessuna delle 3 risposte, ma al gioco pictionary…. chissà perchè????

    • Buahhahahhahhhahhhahhh…non avevo dubbi! Infatti, anche quest’anno, comincia a preparare i fogliettini per i pronostici, che arriviamo appositamente da te! :) La nostra canzone del festival, grazie alla quale ci siamo conosciuti durante un compleanno di quasi 20 anni fa, è “Di notte” della Rettore! E pictionary t’è venuto in mente perchè qualcuno, che si spaccia per artista, non fu capace di disegnare un “tubo”!

  6. ci sono finita per motivi di parentela, essendo che il trash e il kitsh di famiglia fortunatamente (per me o per te?) per motivi genetici è andato tutto da una certa parte ;)
    ps. il calendario della Canalis rigorosamente piegato con il mese di Agosto in copertina è finito finalmente (e casualmente) nel cassone sotto il letto …

    • Fortunatamente per te, dato che la mia vocazione per le cretinate (dici genetica?) mi ha fatto guadagnare il titolo di pecora nera della famiglia, anche se a volte ce l’hai messa tutta per strapparmi il primato ;) Dì la verità, quel calendario ormai è cenere!

  7. Pur non appartenendo al tipo A (anche per mancanza di “materia prima”), voglio dedicare a te e alla tua metà, ma in generale agli innamorati che seguono il “nostro” blog, una poesia di Totò.
    ‘A sera quanno ‘o sole se nne trase e dà ‘a cunzegna a luna p’ ‘a nuttata, lle dice dinto ‘a recchia- ” I’ vaco ‘a casa: t’arraccumanno tutt’ ‘e nnammurate’.

    • Ma che magnifica dedica, grazie, sono sicuro che anche gli altri due/tre seguaci assidui del “nostro” (ah sì?) blog ne saranno felici…scherzi a parte, bellissimo pensiero, mi viene quasi il dubbio che tu sia il tipo A, se non fosse che la prima serata di Sanremo l’abbiamo guardata insieme…

  8. a parte che finalmente ho visto le tue frittelle e… va beh… la formazione umanistica non sbaglia… te tu i mi tubi li lasci stare vabbene?
    mi rendo conto solo ora che non ho tenuto i risultati del test e perciò non ti so dire che tipo sono (era più interessante leggerlo che rispondere alle domande) però ti devo confessare che grazie alla presenza dei Marta, Almamegretta, Gazzè e Silvestri quest’anno mi è venuto da guardarlo dopo anni di assenza non giustificata… sto invecchiando troppo? cmq vorrei chiederti conto del sacco bianco della seconda serata che indossava la liti… io ho pensato fino a che non si è cambiata che fosse una cosa che coprisse il vero abito e che ad un certo punto se lo togliesse per un effetto sorpresa tipo “ooooohhhhhh” a fare citazione colta di povia-mer§a. na delusione……

    • Tralasciando per un attimo le frittelle (di cui mi vergognerò vita natural durante), parliamone…te hai guardato Sanremo? Eh sì, stai invecchiando, è inutile che tenti di dare la colpa al supposto innalzamento qualitativo dei cantanti in gara…perché è tutta apparenza, la sostanza del festival, con tanto di scivoloni nel pop, non cambia…gli abiti della seconda serata della Littizzetto erano di Gianluca Capannolo, uno stilista piuttosto giovane, che in passato ha collaborato con Krizia…io ho preferito quelli della sera dopo, di Gabriele Colangelo, altro stilista “quasi” nuovo, bravissimo…